La Grande Guerra, guerra anche in bici Redazione CycleMagazine 21 Maggio 2015 Cicloracconti, cinema 1 Commento Il Tony, il Mario, il Pucia, Tano e Fifì: tutti ragazzi ancora senza barba, ma li han chiamati. Son partiti e hanno pedalato. Pedalato pensando di essere in un sogno fatto d’imprese eroiche, applausi e damine che arrossivano. La bicicletta, tanto sognata, ora ce l’hanno: e sono partiti per il fronte. La Grande Guerra, ovvero la guerra delle biciclette: si calcola che furono circa 550.000 i militari ciclisti che combatterono in Europa tra il 1914 e il 1918. Partirono in bici quei giovani soldati e, nella stragrande maggioranza, la bici la lasciarono a infangarsi nelle trincee, perché il conflitto divenne qualcosa di molto complesso, un gioco di posizione, ma sporco di sangue, per anni. Le biciclette rimasero infangate al fronte o rinchiuse nelle caserme: venivano utilizzate dai portaordini, le bici erano un mezzo di comunicazione. Ecco un documentario che racconta la storia di quelle biciclette, noi, nei prossimi giorni, proveremo a raccontare anche la storia di quei ragazzi. Truppe di ciclisti britannici Soldati ciclisti tedeschi Soldati ciclisti olandesi Soldati ciclisti russi Ciclisti dell’esercito indiano soldati ciclisti belgi Bersaglieri italiani artiglieria britannica Soldati francesi a Ypres, nelle Fiandre Una risposta Lascia un Commento Annulla la risposta L'indirizzo email non verrà pubblicato.CommentoNome* Email* Sito web