La pista della gente: un esempio in Canada, il Forest city velodrome Lorenzo Franzetti 28 Gennaio 2014 Cicloracconti, Palmer - Il blog In Ontario, o giochi a hockey, oppure giochi a hockey… Tuttavia, può capitare che una passione per il ciclismo nasca nel modo più impensabile: da un palazzetto dell’hockey destinato alla demolizione. E, invece, rilevato da alcuni cittadini, per farne un velodromo pubblico. Il progetto è di qualche anno fa: per l’esattezza è nel 2004 che un progettista di nome Albert Courlier disegna una minipista di soli 138 metri da costruire all’interno di un palazzetto dismesso. Oggi, il Forest City velodrome è un esempio straordinario di autogestione di uno spazio pubblico per fare ciclismo: la bella realtà si trova a London, in Ontario (Canada). L’altra London, non quella degli inglesi, ma comunque famosa per essere la città natale dell’idolo delle ragazzine Justin Bieber. Il Forest City velodrome è stato costruito in cinque mesi, funziona da un decennio e raduna migliaia di persone ogni anno: quasi mai campioni, ma soprattutto uomini, donne, ragazzi che fanno sport o che decidono di trascorrere il proprio tempo in compagnia, in uno spazio autogestito. Il velodromo vive di donazioni e di azionisti: azionisti che sono privati cittadini che decidono di partecipare alla società pubblica che detiene la proprietà dell’impianto. Donazioni e attività costante: per tutti, dal super allenato al principiante. Gare di ogni tipo e categoria, attività, scuola di ciclismo, feste, eventi comunitari: sopravvive così, nell’epoca dello sport che diventa show business, uno delle tre piste coperte dell’America settentrionale. Il sito ufficiale: http://www.forestcityvelodrome.ca/ Ecco un video che racconta una giornata “tipo” nel cuore del Canada che pedala: Lascia un Commento Annulla la risposta L'indirizzo email non verrà pubblicato.CommentoNome* Email* Sito web