© Stefania PianigianiEroica Nonsense a Buonconvento: Pinocchio, Mauro Bellugi, Elio e le Storie Tese Gino Cervi 8 Ottobre 2013 Facce da bici di Gino Cervi, foto di Stefania Pianigiani e archivio «Aspetta, aspetta, finalmente dopo mezz’ora si aprí una finestra dell’ultimo piano (la casa era di quattro piani) e Pinocchio vide affacciarsi una grossa lumaca, che aveva un lumicino acceso sul capo, la quale disse: – Chi è a quest’ora? – La Fata è in casa? – domandò il burattino. – La Fata dorme e non vuol essere svegliata: ma tu chi sei? – Sono io! – Chi io? – Pinocchio.» A Buonconvento, all’Eroica, succedono cose che ti sembrano uscite dal libro di Collodi. Stefania Pianigiani non è Pinocchio e non cercava la Fata ma può testimoniare che dalla finestra di una casa che si affaccia sulla via del centro, una gentile e sorridente nonnina salutava i corridori mostrando a tutti la sua gloria familiare. «L’è questo il mi’ figliolo! Sapete, l’era un campione! Ha vestito pure la maglia azzurra. Eccolo qui…» E a tutti mostrava la foto della Nazionale di Calcio ai Mondiali del 1978, in Argentina. Il su’ figliolo è il giovanotto coi capelli lunghi in piedi, tra Paolo Rossi e Dino Zoff. Mauro Bellugi, da Buonconvento, classe 1950, stopper dell’Inter, del Bologna e della Nazionale (32 presenze) negli anni Settanta. Appese le scarpette al chiodo, Bellugi diventa un volto famoso della “Commedia dell’Arte” delle trasmissioni che, sulle TV locali, commentano e spiegano in diretta le partite di calcio senza fartele capire (cit.). Mauro Bellugi, prima… e adesso Più a queste sue rubiconde apparizioni televisive, che alla sua pur onoratissima carriera da calciatore, Bellugi deve l’onore di essere citato in chiusura di una canzone di Elio e le Storie Tese: «64. Gli anni di Bellugi». Lascia un Commento Annulla la risposta L'indirizzo email non verrà pubblicato.CommentoNome* Email* Sito web