Quando Andreotti disse di no a Bartali Gino Cervi 6 Maggio 2013 Cicloracconti Da roadtovalorbook.com Bartali e quel Tour nel giorno dell’attentato a Togliatti… «Gino Bartali me l’ha raccontato tante volte. 14 luglio 1948, lui era sulla spiaggia davanti all’albergo a Cannes, il Tour quel giorno riposava. Seduto sulla sdraio fumava una sigaretta e disegnava sulla sabbia la mappa della tappa del giorno dopo, le salite, i punti in cui avrebbe potuto attaccare. A un certo punto arriva un dipendente dell’hotel. – Monsieur Bartalì, au telephone s’il vous plait… . – Pronto? – Pronto, Gino, ciao, sono Alcide De Gasperi, ci davamo del tu una volta…. Bartali sapeva dell’attentato a Togliatti perché quasi tutti gli inviati erano stati richiamati in patria, e De Gasperi, dopo i convenevoli andò al punto. – Gino, puoi vincere il Tour? Bartali non stava andando bene, in classifica era staccato di parecchi minuti. Gino fu schietto. – Eccellenza, il Tour non lo so, ma la tappa di domani la vinco. La tappa la vinse, si prese la maglia gialla e poi infilò una serie leggendaria di vittorie che lo portò a Parigi in trionfo. De Gasperi lo chiamò a Roma per ringraziarlo, gli disse che si meritava un regalo, l’Italia aveva un debito con lui. A quell’offerta Bartali rispose. – Eccellenza, non è che quest’anno posso evitare di pagare le tasse? E De Gasperi (con Andreotti presente). – Mi spiace Gino, questo proprio non è possibile…. Bartali ringraziò e se ne andò senza chiedere niente. [Dall’intervista di Claudio Sanfilippo a Gianni Mura sul numero 3 di cycle! in libreria da giovedì 9 maggio]. Lascia un Commento Annulla la risposta L'indirizzo email non verrà pubblicato.CommentoNome* Email* Sito web